Possibilità e capacità

Le mie radici risalgono al mondo dello sport, da cui ho ricevuto molto e imparato tanto. Dallo sport gli insegnamenti che mi porto preziosamente sono la disciplina, la concentrazione e la fiducia per allenare la mente e migliorare la performance. La disciplina va intesa come stile di vita, impegno e responsabilità per ciò che si vuole realizzare. Nella mente i pensieri viaggiano numerosi e facilmente su altri binari rispetto a quelli su cui ci troviamo, allenare la concentrazione aiuta ad avere sempre chiaro il focus e non lasciarsi distrarre. La fiducia in sé stessi, ovvero la self-confidence, crea una solida convinzione nelle proprie competenze, preparazione e abilità, quale base di partenza per intraprendere un obiettivo.

Negli anni mi sono reso conto che applicando questi insegnamenti anche nel mondo della meeting industry, posso migliorare la performance e la buona riuscita del progetto.

 

Nel mettere in pratica gli insegnamenti, mi capita spesso di avere a che fare con le cosiddette trappole mentali, ovvero percorsi di scelta automatici che spesso non riconosciamo come tali e di cui siamo inconsapevoli, ma a cui bisogna fare attenzione perché possono condizionare le decisioni, limitare l’apertura di visione, aumentare il livello di stress e ansia e addirittura portare a prendere decisioni sbagliate.

Ancor più, il mio impegno è rivolto a superare la rigidità degli schemi mentali e provare a trasformare circoli viziosi in circoli virtuosi: non limitare la crescita e cercare di migliorare sempre per raggiungere gli obiettivi aprendo un orizzonte infinito di possibilità.

 

Dallo sport prendo un altro accorgimento: per valutare i collaboratori occorre considerare l’autoefficacia del collaboratore stesso. L’autoefficacia è il giudizio, le aspettative e le credenze che ognuno di noi ha nelle proprie possibilità e capacità nel portare a termine i propri compiti, influisce tantissimo sulle capacità e i comportamenti, quindi sul risultato della performance.

Personalmente mi impegno a trasmettere ai miei collaboratori fiducia in loro stessi e nelle loro capacità, a cercare strategie per ridurre il fattore psicologico che influisce negativamente sulla performance, come ad esempio creare situazioni di proprio agio, non metterli sotto pressione, non far percepire l’ansia da prestazione. Ritengo indispensabile mettere in risalto e valorizzare le capacità di ogni singolo collaboratore facendogli sperimentare esperienze positive, vedendo negli altri un valido aiuto per la buona riuscita del lavoro. 

 

Grazie al ruolo di formatore per CONI Lombardia sono felice di tornare a vivere lo sport e di poter restituire qualcosa a questo mondo.

Contattaci

Per richiede maggiori informazioni compila il form qui sotto