Nel mio network ho la fortuna di conoscere imprenditori, professionisti, personaggi di successo e persone di spessore. Ognuno di loro mi insegna qualcosa, arricchendo la mia crescita personale e professionale. In modo particolare, mi ha sempre colpito l’umiltà di personaggi all’apice di cariche importanti e come si pongono in modo molto semplice e modesto, al pari di chi non ha altrettanto successo.
Condivido la descrizione fatta dallo psicoterapeuta Milton Erickson. “È difficile definire o misurare la buona leadership, eppure non è difficile riconoscerla quando la vediamo. I veri leader sanno come motivare. La dimostrazione migliore di come operano i buoni leader si osserva nel modo in cui essi trattano le persone e gli eventi intorno a sé. Ovviamente, la leadership non è solo funzione del leader ma è anche il risultato di un complesso processo di interazione tra il leader, i collaboratori e il contesto in cui essi operano, definito talvolta momento storico”.
In contesti complessi e in situazioni di cambiamento organizzativo, oltre alla fermezza e alla lucidità necessarie per prendere delle decisioni efficaci, ai manager è richiesta anche la capacità di comunicare ai collaboratori un senso di tranquillità e benessere. È quella che viene definita positive leadership.
A proposito di leadership, è fondamentale comprendere come nel panorama aziendale odierno sia necessario un cambio di paradigma, il passaggio dalla mera comunicazione di comandi a un atteggiamento positivo, capace di stimolare la curiosità e la crescita dei propri collaboratori.
Non ci si limita semplicemente all’essere positivi, ma richiede un cambiamento a livello di cultura aziendale: anziché concentrarsi sulle mancanze è più efficace puntare sui valori unici dell’azienda; piuttosto che guardare a obiettivi irrealizzabili, meglio utilizzare il modello S.M.A.R.T e definirne di concreti e raggiungibili; anziché parlare solo di problemi, perché non discutere di esempi positivi e casi di successo? Non si tratta di ottimismo fine a sé stesso, quanto piuttosto di un’enfasi sulle opportunità positive e sulla condivisione trasparente di idee e proposte innovative. Più che pensare a cosa vada fatto e come farlo, il leader positivo prova anche a condividere il perché, ispirando il gruppo di lavoro con il suo esempio.
Tra le buone pratiche della leadership positiva, il manager guida ed ottimizza il lavoro del team in modo orientato alla persona, riconosce le performance dei suoi collaboratori, li ispira a immaginare di più e li incentiva a fare sempre meglio.
Confucio sosteneva che chi esercita il potere deve dare l’esempio.
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